Roberto Ciotti – King of Nothing
Album:
King of Nothing
Artista:
Roberto Ciotti
Genere:
Blues, Electric Blues, Soul
Etichetta
Discografica: Gala Records (Italia)
Paese:
Italia
Data
pubblicazione: 1994
Roberto Ciotti è un chitarrista italiano, nasce a Roma
nel 1953 e già adolescente si dedica allo studio della chitarra e al blues.
Durante la sua carriera ha collaborato con artisti di fama nazionale, come il
cantautore napoletano Edoardo Bennato e il sassofonista Maurizio Giammarco, con
il quale formò nel 1973, insieme a Sandro Ponzoni al basso, Alfredo Minotti
alla batteria e Alvise Sacchi alle percussioni, il gruppo di rock progressivo
dei “Blue Morning”, collaborando con artisti di rilevante notorietà come
Antonello Venditti e Francesco De Gregori. Dopo la breve esperienza con il
gruppo, Ciotti continua a fare musica e prosegue la sua strada in discesa verso
il blues, continuando a produrre e a registrare album come solista dal 1978.
Nel 1994 Roberto Ciotti produce l'album “King of
Nothing”, grazie alla preziosa collaborazione dell'etichetta discografica della
Gala Records. L'album contiene ben undici tracce, e venne presentato ufficialmente al pubblico
durante il programma “Roxy Bar” su Videomusic nel febbraio del 1995 e, due mesi
dopo, in due puntate di “Tribù” su TeleMontecarlo. L'album, come quelli
precedenti, contiene buona musica e blues fatto con maturità e passione, un
blues in grado di coinvolgere e di mescolarsi con altri generi come il soul e
il jazz. La prima traccia è intitolata “Low Down”, un brano in cui la prima
cosa che si nota è la raffinatezza e la
maestria di Roberto Ciotti negli arpeggi e negli assoli con la chitarra. Un
aggettivo? Travolgente. La seconda traccia è “King of Nothing”, brano già
utilizzato come colonna sonora del film di Lucio Lunerti “Il tempo del
ritorno”; si tratta di un brano accattivante dove gli assoli di sax si fanno
ben sentire. La terza traccia, “Ordinary Man Blues”, è un brano che trasmette
lo stato d'animo del bluesman: sfiducia, l'esser dubbiosi, diffidenza nei
confronti di una realtà che non lo convince.
All'interno dell'album troviamo anche una buona cover di uno dei brani
più belli di Jimi Hendrix: “Hey Joe”.
Si tratta di un disco pieno di semplicità creativa, di
musica semplice e allo stesso tempo coinvolgente, e l'ascoltatore non può non
esser entusiasta nell'ascoltare anche gli altri brani (da “Travelin' Man” a
“Unlucky Love”, da “Crossroads” a Sexy Mama”, da “The Game”, “One Way Boogie”
fino a “Love In Vain”), che lo trasporteranno in un vortice di energia
positiva, grazie alla maturità artistica e creativa del chitarrista di Roma.
Nonostante la figura di Roberto Ciotti è un po' oscurata a causa della fama
internazionale di alcune personalità importanti dello palcoscenico musicale
italiano, come Andrea Bocelli, Zucchero, Luciano Pavarotti, Mina, Adriano
Celentano e tanti altri ancora, e non avendo gli stessi appoggi che hanno avuto
tali artisti, lo si può lo stesso definire un grandissimo artista, nonché uno
strepitoso chitarrista. Non lo sottovalutiamo.
Giustino Iezzi
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