Statuto



Vi è la possibilità di pubblicare argomenti con forme testuali di vario genere, che verranno inseriti nelle categorie presenti.  

Si accettano saggi, relazioni, racconti, poesie, articoli, aforismi.


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Sono ben accetti contenuti d’opinione personale, basati sulla propria esperienza e sul proprio vissuto. Però, onde garantire la scientificità del prodotto, non saranno ammesse generalizzazioni a priori e universalizzanti. Né tantomeno apologie esclusivamente ideologiche. Posizioni personali che si spaccino per scientifiche e veritiere a priori, non argomentate, non descrittive nei contenuti e presentate senza la giusta attenzione ai termini ed ai loro significati, non potranno essere pubblicate. E’ quindi molto gradita per gli scritti con tematiche più delicate già presenti nelle letterature – diversamente da quelli d’opinione in cui non è strettamente richiesta - un’impostazione filologica; in tal modo, con l'inserimento delle note e della bibliografia, con i riferimenti storici opportuni, si avranno ulteriori strumenti per il commento, dibattito e la critica collettiva.


Questo blog è antimafioso ed antifascista. Il rispetto e la tolleranza sono fondamentali.

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Gli articoli è consigliabile che vengano scritti in forma divulgativa. E’ sconsigliato l’utilizzo di un linguaggio troppo elitario e incomprensibile per le varie fasce di lettori. Non è molto gradita un’impostazione manualistica (trattazione generica di più elementi senza alcun approfondimento specifico). E' molto gradita invece la forma dialogica. Necessario un linguaggio aperto alle possibilità: escludiamo le escludenze. Inoltre, per favorire l’immedesimazione del lettore, è molto apprezzato l’utilizzo di metafore, esempi, analogie, similitudini. Una poesia nella prosa, insomma. L'obiettivo è la narrazione culturale, una piattaforma per poter collegare le varie forme di sapere.


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La redazione è libertaria e democratica, ma non accetta la presenza d’individualismi. La nostra finalità è di non scrivere per pura vanità, o per declinare paradigmi culturali in virtù di una dominante idea di "scienza", bensì per avvicinare le persone alla cultura e alla riflessione critica dell’attualità, partendo dal nostro vissuto e dalla nostra esperienza.


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Lo statuto sarà il punto di riferimento in occasione di eventuali incomprensioni non risolte durante il dibattito collettivo e potrà essere modificato solo all'unanimità redazionale.

 

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