martedì 20 novembre 2012

No-Sweat



Artista: No Sweat
Album: No Sweat
Data pubblicazione: 1990
Genere: Hard Rock, Melodic Rock, AOR
Etichette Discografiche: Pogologo Productions Group, Seattle (Washington) – Goodnight L.A. Studio, Van Nuys (California).
Paese: Irlanda (IRL), Stati Uniti (Usa)

Siamo tra la fine degli anni 80′ e gli inizi degli anni 90′, precisamente nel biennio 89-90, un periodo non molto felice per la musica AOR, sia per coloro che la producevano sia per gli ascoltatori che nonostante la politica dell’industria musicale erano numerosissimi, trascurata e messa da parte per far spazio ad un genere che in tutta franchezza possiamo considerarla come la nemesi di tutto ciò che il rock anni 80′ ha significato, ovvero il “grunge”. Nel frattempo, alcune band notoriamente conosciute in passato per certi generi (hard rock, hair metal, AOR…) come i Warrant, i L.A. Guns, i Motley Crue e i Poison, pur di mantenere la loro fama e di lavorare presso le etichette più importanti, hanno dovuto fare “patti con il diavolo” e accettare determinate condizioni aggiungendo alcune sonorità affini al grunge nelle loro canzoni; altre invece hanno preferito continuare per la loro strada lavorando presso etichette minori, e i No Sweat è stata una di queste.
I No Sweat era una band rock irlandese, attiva proprio durante il biennio 89-90. La band era composta da Paul Quinn (voce solista), PJ Smith (tastierista e corista), Jim Philips (chitarrista ritmico e corista), John J. Angel (bassista), Dave Gooding (corista e chitarrista solista, famoso per esser stato insieme a Bruce Dickinson leader del gruppo blues rock B.L.O.W.) e Ray Lean (batterista). Sono diventati famosi, soprattutto in terra natia, con il loro singolo “Heart and Soul”, un brano composto in collaborazione con niente poco di meno che Joe Elliott, frontman della famosa rock band di Sheffield: i Def Leppard. Questo singolo ottene un tale successo che raggiunse la cima delle classifiche irlandesi per due settimane consecutive nel giugno del 1989, e come dare torto?! Tra il testo e gli incredibili assoli di chitarra, darebbe a chiunque un incredibile scarica di adrenalina. Sempre nello stesso anno, i No Sweat ritornano alla ribalta con i singoli “On the edge” e “Tear down the walls”. “On the edge” è la classica canzone che trasmette passione, sentimento e nostalgia, invece per “Tears down the walls” non c’è molto da dire, se non un intro direi abbastanza mediocre come per il resto della composizione della canzone stessa. Nel 1990 i No Sweat annunciano la pubblicazione del loro primo,unico ed omonimo album, inserendo oltre ai tre precedenti singoli altri sette brani, quindi dieci tracce in totale. L’obbiettivo primario della band era quello di affermarsi nel mercato inglese e in particolare quello statunitense. Essendo la prima traccia “Heart and Soul”, già citata e descritta in precedenza, la seconda traccia è “Shake”; sicuramente non è tecnicamente superba, però è una canzone trasparente, che ci comunica, come già ce lo anticipa il titolo, un messaggio diretto: Scatenati! Lasciati guidare dal sound!
Sicuramente la terza traccia “Stay” è quella che particolarmente non entusiasmerà l’ascoltatore, perchè si tratta in effetti di una delle tante ballad sentite e risentite tipiche del Melodic Rock anni 80′. Proseguendo troviamo tracce che più o meno sono un rimpasto di brani precedenti, come “Generation” o “Lean on me” che sono tecnicamente delle riedizioni di “Shake”. I brani che concludono il loro omonimo album sono “Stranger” e “Mover”, quest’ultima con intro di chitarra  che trasmette un sound tipico del southern rock.
Nonostante il successo ottenuto inizialmente, questa band irlandese ha avuto la sfortuna di affermarsi musicalmente in un periodo in cui le major stavano ormai passando lo scettro della popolarità radiofonica alle band che suonavano musica grunge, un evento che sicuramente ha cambiato molte cose sia dal punto di vista tecnico, sia dal punto di vista estetico e soprattutto dal punto di vista comunicativo, perchè il grunge diffonde una filosofia completamente opposta a quella dei vari generi che hanno influenzato il rock anni 80′. Il grunge era sinonimo di sofferenza, rabbia e depressione, invece il rock anni 80′ (hard, glam o hair metal, AOR…) era sinonimo di divertimento, amore, donne, voglia di vivere. I No Sweat hanno divulgato quella voglia di vivere e quel divertimento troppo tardi e hanno tentato nonostante tutto di continuare per questa strada, rinunciando anche qualche appoggio importante e qualche compromesso che gli avrebbe sicuramente portati verso un altra strada. Quindi una fugace fama e una vasta serie di circostanze hanno determinato lo scioglimento dell’intero progetto, ma non per questo li dobbiamo mettere nel dimenticatoio senza che nessuno possa avere la possibilità di ascoltare i loro gradevoli pezzi.
 Giustino Iezzi

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