martedì 20 novembre 2012

Warren Haynes – Man In Motion


Album: Man In Motion
Artista: Warren Haynes
Genere: Blues, Electric Blues, Soul
Etichette Discografiche: STAX/ Concord Music Group, Beverly Hills (California) -Top Hat Recording, Austin (Texas)
Paese: Stati Uniti (USA)
Data pubblicazione: 2011

Prima di parlare di “Man in Motion”, l’ultimo album fatto da Warren Haynes, dobbiamo prima parlare di Warren Haynes.
Warren Haynes è un chitarrista blues, noto soprattutto in terra statunitense per esser stato per molto tempo membro della famosa southern rock band di Jacksonville in Florida, ovvero la Allman Brothers Band, nonché membro e fondatore dal 1994 del gruppo blues rock Gov’t Mule ( abbreviazione di Government Mule). Nato il 6 di Aprile del 1960, il nostro caro Warren nasce e cresce musicalmente in un epoca dove c’era l’imbarazzo della scelta: era il periodo d’oro di Jimmy Hendrix, di Eric Clapton e dei Cream, di B.B. King, di Johnny Winter, di Freddie King, Albert King, tutti grandi esponenti del blues. Dopo “Tales of Ordinary Madness” del 1993, Warren torna alla carica con il suo ultimo album “Man in Motion”.

C’è da dire che dal punto di vista tecnico, “Man in Motion” si presenta come un disco assai ricco di virtuosismo, ovvero si tratta di un album che trasmette la spontaneità creativa di Warren, grazie alla sua incredibile dimistichezza nel suonare la chitarra, e di conseguenza ti trasmette un immensa gioia nell’ascoltarlo, perchè da bravo bluesman quale è il nostro Warren Haynes ha il compito di contagiare la sua passione, nonostante il blues si basa praticamente su tre accordi. Egli è impeccabile anche nella scelta dello strumento: le Gibson Vintage ES 335 e ES 345 sono le chitarre che utilizza Warren, con tanto di cassa “semi hollowbody”, per ricreare un sound chiaro, pulito, tipico del blues fatto con genuità. E’ un album che contiene dieci tracce, e si tratta di un album dove troviamo moltissimo blues, su questo non ci sono dubbi, però c’è da notare anche una mescolanza con alcune sonorità tipiche della musica jazz e soul, che si fa sentire grazie all’immensa collaborazione di un grande tenorsassofonista che è Ron Holloway, cresciuto musicalmente con Sonny Rollins, una leggenda tra i tenorsassofonisti del jazz. Tali mescolanze le possiamo notare benissimo nella quarta traccia “Sick of my shadow”, dove oltre al sax si fanno sentire le tastiere gospel, nella quinta traccia “Your wildest dreams”, dove il sax si fa ben sentire grazie ad un eccezionale assolo di Holloway, nell’ottava traccia “A friend to you”,  con un suono stavolta più stuzzicante e coinvolgente, e nella nona traccia “Take a bullet”. Parlando della prima traccia, da cui prende il nome l’album, comincia con un bellissimo intro di chitarra, che quasi ti trasmette quella voglia di viaggiare, di rendere la tua vita un’avventura, quindi abbattere la quotidianità e le cose scontate; quasi quasi la vedrei benissimo come una hit estiva, ovviamente rivolta agli appassionati del genere. Invece, se volete ascoltare un po’ di tutto, dal blues al jazz, dal soul al gospel, vi consiglio vivamente di ascoltarvi la seconda traccia intolata “River’s gonna rise”, un bel mix trascinante ispirato ai generi citati precedentemente. La traccia dove il genere gospel si fa sentire maggiormente è “Save me”, ovvero l’ultima dell’album, dove organo e piano sono gli strumenti protagonisti.

La settima traccia “Hattiesburg Hustle” ricorda molto le sonorità tipiche e già adottate dal suo gruppo, ovvero i Gov’t Mule, anche se in forma minore. Le uniche due traccie in cui c’è poco da dire sono la terza, che è una cover di una ballata di William Bell “Everyday will be like a holiday”, e la sesta “On a real lonley night”, un brano con un up-tempo leggero e un po’ banale.
In sostanza, “Man in Motion” è un album contenete un morbido rollio di blues, soul e jazz che scorre con continuità dall’inizio alla fine, senza correre il pericolo di annoiare l’ascoltatore. E’ un album che ti cattura e ti trascina con i travolgenti assoli di Warren, che lasciano comunque spazio e notorietà agli altri componenti che hanno contribuito alla realizzazione di tale album, perchè “Man in Motion” trasmette musica fatta con il cuore. Bisogna esser rilassati, sereni e pieni di vita quando lo si ascolta, dalla prima alla decima traccia. Il giudizio finale non può che essere positivo in tutti i sensi, un ottimo lavoro fatto dal leader dei Gov’t Mule.
Giustino Iezzi

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